Come foglie al vento
di Riccardo Calimani
Nel suo ultimo libro Riccardo Calimani racconta ai nipoti i momenti più difficili della persecuzione antiebraica a Venezia.
Un percorso tra storia e memoria dove si rievocano le fasi drammatiche e oscure della Seconda guerra mondiale. Unviaggio lungo le vicende dei genitori dell'autore costretti a far fronte a discriminazioni e rastrellamenti per sopravvivere (Vittorio Pierobon)
Riccardo Calimani
Come foglie al vento
PAGINE: 324
Mondadori 2022
ISBN-10 : 8804624981
ISBN-13 : 978-8804624981
Presentazione del libro
Venerdì 11 febbraio, ore 17.30
Sala della Musica, Palazzo Ca' Sagredo, Venezia
Lo struggente racconto di un nonno ai nipotini è l'occasione per ripercorrere i giorni drammatici delle persecuzioni contro gli ebrei veneziani, in una testimonianza in cui il ricordo personale si alterna ai documenti e agli avvenimenti pubblici dell'epoca, e che restituisce non solo la storia di quegli anni, ma anche il senso di straniamento e incredulità delle vittime della Shoah. Proprio come le foglie al vento, anche le donne e gli uomini evocati nel racconto sono travolti da una forza superiore, violenta, incomprensibile, e da un orrore inimmaginabile. Molte cose, infatti, fino alla fine della Seconda guerra mondiale, non si sono sapute, e anche quello che si sapeva era troppo terribile per essere creduto, e chi ha vissuto in quegli anni ha preso coscienza di quella tragica realtà a poco a poco, tra incertezze e contraddizioni. Riccardo Calimani, uno dei massimi studiosi ed esperti di Venezia e della storia degli ebrei italiani, fonde in questo libro la dimensione privata con quella storica, e dà vita così a una memoria famigliare e nello stesso tempo a una ricostruzione rigorosa e densa degli anni più terribili del Ventesimo secolo.
Riccardo Calimani, Laureato in ingegneria elettronica all'Università di Padova e in filosofia della scienza all'Università di Venezia, è un affermato studioso dell'ebraismo. Ha lavorato alla RAI e, dopo essere stato responsabile del settore programmi radiotelevisivi per molti anni, dal 1994 al 1998 è stato direttore del palazzo Labia, sede regionale della stessa.
Tra le sue opere più importanti figurano le seguenti pubblicazioni: Dialogo sull'ebraismo del 1984, un'edizione aggiornata dell'opera scritta dal rabbino veneziano Simone Calimani, vissuto nel XVIII secolo; I destini e le avventure dell'intellettuale ebreo (1996; Premio Tobagi), Gesù ebreo (1998), Paolo (1999), Storia del ghetto di Venezia (2000; Premio Costantino Pavan), Ebrei e pregiudizio (2000), Storia dell'ebreo errante (2002), L'Inquisizione a Venezia (2002), Non è facile essere ebreo (2004), Passione e tragedia (2006), Ebrei eterni inquieti (2007).
Nel 1986 Calimani ha ricevuto il Premio Cultura della presidenza del Consiglio dei ministri e nel 1997 il Premio Europeo per la Cultura. L'anno successivo è stato tra i curatori del catalogo della mostra svoltasi a Trieste, Le vie del mondo. È console onorario svizzero a Venezia. È lontano cugino di Dario Calimani, anglista e importante esponente dell'ebraismo italiano. (da Wikipedia)
Shoah, l'inciampo del ricordo (pdf)